Sull’adeguatezza. Stati corporei e categorie d’età
Attraverso una ricerca etnografica condotta in Francia su crescere e maturare con la sindrome di Turner, l’articolo analizza in modo critico il concetto di adeguatezza tra corpo e tempo. Provocando un’alterazione delle trasformazioni corporee, quali sono pensate e organizzate nella società contemporanea, la sindrome rivela il potere normativo delle classificazioni d’età. Tuttavia, se i codici sociali sembrano incastrare le interlocutrici nella posizione statutaria della bambina o della donna in menopausa, le loro esperienze mostrano come i vissuti corporei producano un processo di bioriflessività, che permette di guardare altrimenti all’ovvietà della condizione adulta e all’uniforme percezione di vulnerabilità dell’invecchiare. Il contributo invita quindi ad oltrepassare la dicotomia tra costruzionismo e naturalismo in antropologia, attraverso l’idea di stati corporei situati e un concetto d’adeguatezza che non sia assoluto, ma sempre posizionale.
Through an ethnographic research carried out in France on growing up and ageing with Turner's syndrome, the article provides a critique of the concept of appropriateness between body and time. By causing an alteration of bodily transformations, as they are conceived and organised in contemporary society, the syndrome reveals the normative power of age categories. However, if the social codes seem to encapsulate the participants in the status of the child or of the woman in menopause, their experiences show how bodily experiences produce a process of bioreflexivity. This process provides an alternative gaze upon the social obviousness of the adulthood and the vulnerability of ageing. Thus, the contribution invites to overcome the dichotomy between constructionism and naturalism in anthropology, through the idea of situated body states and a concept of appropriateness that is not absolute, but always positional.Read more